In un mondo in cui tutto ormai è accelerazione, cogliere l’essenza dell’istante, così veloce ed effimero, è diventato il nostro modello di presente. Ma non è facile essere contemporanei a se stessi poiché siamo costantemente circondati da cortocircuiti temporali in un concentrarsi di unità di misura infinitesimali che ci sfuggono. Eppure esistono attimi di magia in cui il tempo cede, lasciando spazio allo scorrere degli eventi e si fa incastrare, o meglio, si lascia fotografare, dando origine alla contemporaneità assoluta, depositata per sempre in uno scatto. La “foto-grafia” è la scrittura della luce, raggi che colpiscono l’immaginazione per cogliere la realtà e immortalarla e a Reggio Emilia c’è da anni ormai una manifestazione che celebra questo miracolo.
Per me e Davide è un appuntamento obbligato e anche quest’anno, come ogni anno, ci siamo andati con la stessa compagnia e gli stessi riti, che non guastano mai. Quest’anno c’era anche Ettore, nostro figlio di soli 18 mesi, che in mezzo a Adri, Wilma, Renato e Katia, il gruppo di sempre, si è trovato benissimo. Non mi dilungherò su quadretti familiari che interesserebbero solo a pochi, per quanto la mia famiglia sia numerosa, ma vorrei dare due dritte per un weekend che potrebbe rompere la monotonia di questa primavera che tarda ad arrivare a tutti gli appassionati di fotografia e non. Basta seguire il rettangolo.
La manifestazione che si chiama Fotografia Europea sarà in città con diverse mostre fino al 16 di giugno, quindi prima che l’estate vi gonfi le caviglie, fatevi un giretto a Reggio. Fra le mostre da vedere assolutamente, anche se è un avverbio che detesto, c’è quella di Viktoria Sorochinski. Davanti ai suoi scatti persino Ettore si è zittito. Ma deciderete voi, io e mio figlio non siamo nessuno per dare consigli sulla fotografia.
Mentre mi sento titolata per darne su dove dormire e eventualmente mangiare. Il B&B è a Bagnolo in Piano, pochi km da Reggio e si chiama La via della seta.
Giorgio e Cristina sono i padroni di casa. Cristina si occupa delle sontuose colazioni, sue le torte, le marmellate (a volte sono anche di Giorgio) il pane e anche le tazze e i piattini. Ebbene sì perché lei, oltre a fare il sapone che si trova nei bagni delle curatissime stanze da letto, lavora la ceramica.
Ma veniamo a Giorgio. Il gourmet di casa. Se avete voglia di prenotare una serata fra vini e distillati della sua preziosa cantina e le meraviglie della sua cucina, fateglielo sapere per tempo e non rimarrete delusi.
Il tutto accompagnato da splendide chiacchiere e da ospiti sempre sorprendenti. Quest’anno è stata la volta della coppia francese. Ah, non dimentichiamo che c’è anche D’Artagnan a tenere alto il livello delle conversazioni.
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che bel week end!!
Stupendo, davvero.
Che bella idea e complimenti per la “cornice” creata per descrivere questo evento