Tremosine è il paesino sul lago di Garda dove sono cresciuta. Un comune di 17 frazioni che si affacciano su quel mare mancato che Virgilio chiamò Benaco marino.
Da quando sono andata a vivere altrove (e sono già vent’anni), ci torno per l’estate e ogni volta che sento il bisogno di respirare quei paesaggi che mi hanno fatto essere quella che sono. Sono sempre stata molto orgogliosa del MIO lago, unico e solo. Da qualche mese però, da che Italia BT mi ha invitata per un blog tour in Trentino, un altro specchio d’acqua si è fatto spazio dentro di me, ed è il lago di Molveno.
Che fatica, direte voi, infatti, nessuna fatica. Quella “preziosa perla in più prezioso scrigno”, come l’ha chiamato Fogazzaro, si è accomodata silenziosa e fiera vicino al Grada che di nascita è stata la mia culla emotiva e geografica, e ogni tanto esige la sua porzione di sentimento. Il destino poi ha voluto che il mio racconto nato dal blog tour vincesse. Ci si mette quindi anche la mia autostima a ricordarmi di rendere omaggio quando possibile a quei posti.
Così sabato scorso ho caricato figlio e marito in auto e ci siamo diretti di nuovo a Molveno. Da Tremosine ci vuole circa un’ora e mezza, ma vista l’ora in cui saremmo partiti abbiamo pensato di farcela in poco meno. E che ore erano? Nientepopodimenochè le 4 del mattino.
L’appuntamento alla seggiovia con Liliana dell’apt della Paganella era per le 5 e mezza. Destinazione Malga Tovre per albeinmalga, una manifestazione che ogni sabato di luglio e agosto dà la possibilità anche ai “cittadini” di vivere la vita dell’alpeggio, compresa la levataccia. Mio figlio Ettore, il più piccolo della comitiva, quando ha sentito la parola “mucca” prima ancora di vederla in carne e ossa, si è tutto ringalluzzito e ha dimenticato di avere sonno. Noi abbiamo fatto altrettanto nel vedere la sua emozione.
E piano piano si è fatto giorno. Un’alba rosa su rocce rosa che rifletteva ovunque la sua energia.
Ogni pertugio della stalla è stato invaso in un attimo dalla prepotenza della luce e mentre Monica, la signora della Malga, ci illustrava come si svolgeva la sua giornata tipo, ipnotizzati dalla magia della natura così forte e viva da queste parti, ci siamo fusi con il paesaggio.
Tutto memorabile, le caprette, le galline, i conigli, gli asini, i maiali che ho scoperto essere sempre presenti nelle malghe poichè essendo il siero un rifiuto speciale, per questioni ecologiche ma credo soprattutto economiche, lo si usa per alimentare altri animali.
La vera chicca è stata la mungitura vista negli occhi di mio figlio.
La mattinata si è conclusa poi con una colazione strepitosa e sincera, che prevedeva fra le altre cose anche il suddetto latte. Certo non quello munto da noi, sennò non si sarebbe mangiato nulla. C’era poi il burro, la marmellata e anche un assaggio del loro formaggio che Damiano, il casaro, non ha mancato di farci vedere come si preparava.
Agosto ormai sta per finire e così anche gli appuntamenti con albeinmalga. Ne sono rimasti solo due. Ma per chi avesse ancora fiato e ferie consiglio di caricare scarponcini in macchina, un pile perchè a una certa ora fa un po’ freschino e un riserva di “wow”. Possono sempre servire.
E lasciatevi sorprendere una volta di più da questo Trentino che a dispetto del diminutivo non fa che dimostrarsi sempre più grandioso.
Sabato 24 agosto – Malga Sadole – Val di Fiemme
Info e prenotazioni: ApT Val di Fiemme – Tel. 0462 241111 – info@visitfiemme.it
Sabato 31 agosto – Malga Stablasolo – Val di Sole
Info e prenotazioni: ApT Val di Sole – Tel. 0463 901280 – info@valdisole.net