Ettore e la Paganella. Le Dolomiti raccontate a mio figlio.

Guidare non mi pesa. Davide lo sa. Così decidiamo che sarò io l’autista del ritorno verso casa.

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Guidare poi mi dà anche un po’ di tregua dall’overdose di tecnologia degli ultimi due giorni e mi concilia il pensiero.

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Scampoli di #paganelladaurlo in attesa del grande post.

Ce l’abbiamo fatta. Siamo stati sulle Dolomiti del Brenta per il Summer Blog Tour grazie a ItaliaBT. Abbiamo visto e fatto cose che voi umani…

Lunedì prossimo verrà pubblicato il mio reportage fotogiornalistico, come da regolamento del contest, per raccontarvi quello che si è impresso indelebilmente sulla mia pelle (e non parlo solo della bruciatura sulla mia nuca con tanto di segno da canotta in stile muratore ingenuo).

Le tecniche di sopravvivenza di cui andavo così fiera prima della partenza, non avevano previsto la testa china sul sentiero di montagna all’ora di pranzo.

Per ingannare l’attesa ecco alcune foto dell’esperienza davvero da urlo.

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Vi aspetto quindi da lunedì prossimo col dito aggressivo per commentare, ritwittare, likare, condividere il mio post. Insomma, col dito pronto a scatenare l’inferno.

Nel frattempo ecco alcune tecniche di sopravvivenza per allenare al meglio le vostre estemità articolari della mano.

1) Tamburellate le dita sul tavolo anche se non siete annoiati o spazientiti. Tiene attive le articolazioni.

2) Rimandate la ricostruzione delle unghie finchè potete, perchè l’eccesso di cheratina, o di chi ne fa le veci, allontana i polpastrelli dal touchscreen e i vostri commenti dal mio blog.

3) Se avete smesso di mangiarvi le unghie da anni, è un buon momento per ricominciare. L’onicofagia è amica degli smart phone.

4) Ricordatevi che avete il pollice opponibile. Potete reggere il telefono e nel frattempo scrivere con una mano sola.

5) Se siete tra quelli che hanno spesso le mani impegnate ma fanno miracoli coi piedi, bene, è il momento di dimostrarlo. La stagione e l’infradito, oltre alla qualità dei contenuti, vi agevoleranno.

40 meno 2 #paganelladaurlo meno 3. L’equazione di un weekend storico.

Troppe coincidenze si concentrano nei prossimi giorni per pensare sia davvero solo un caso. Basta dare un occhio alla storia per vedere che fra il 13 e il 16 giugno sono successe cose che hanno rivoluzionato il mondo. E non sto parlando solo del brevetto della carta vetrata ad opera di Isaac Fisher Jr il 14 giugno del 1834, che ha reso felici dai fanatici del bricolage a quelli della manicure.

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Analizzando ben bene il programma di #paganelladaurlo sembra proprio che gli organizzatori abbiano fatto apposta, facendoci partecipare a una grande celebrazione dello spirito del mondo. Io poi nella fattispecie, invitata da ItaliaBT al Summer Blog Tour, credo di aver ricevuto anche un regalo personale visto che il 13 sono 40.

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Ma non vorrei dilungarmi troppo su cose personali, anche se il weekend sulle Dolomiti del Brenta sarà il primo weekend lontano da mio figlio per 48 ore in compagnia di mio marito e la cosa mi eccita e inquieta allo stesso tempo. Sopravviverà la nonna? Sopravviveremo noi? Certo che sì. E torneremo rigenerati e felici, perché questi luoghi, come dice The family company, hanno anche questo potere.

Molveno da M.Ranzo

Ma veniamo a noi e alla storia che, per chi la sa leggere, ci ha già detto tutto, soprattutto su una delle attività che ho deciso di fare: la discesa in parapendio.

       15 giugno 763 a.C. Gli Assiri registrano un’eclissi solare. Se il sole dovesse oscurarsi per qualche secondo anche questo 15 giugno dalle parti della località Tovre, non preoccupatevi, potrebbe essere la vela del mio parapendio.

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       15 giugno 1864 viene fondata a Milano la Croce Rossa Italiana. Speriamo di non renderle omaggio.

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       16 giugno 1963 Valentina Tereshkova è la prima donna nello spazio. Confido nella bontà delle correnti ascensionali per non essere lassù a festeggiare per solidarietà femminile quel primato.

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       17 giugno 1932 Amelia Earhart è la prima donna a decollare per una traversata atlantica senza scalo in solitaria. Troppe donne affollano i cieli in questi giorni. Siamo proprio sicuri che ci sia posto anche per me?

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Ai post l’ardua sentenza. Voi comunque statemi addosso che se mi rimane del fiato lo userò senz’altro per raccontarvi com’è andata.