I monologhi delle ascelle. Se la tua ascella potesse parlare che direbbe?

Ecco il quinto monologo, quello corale, che Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore e Enrica Tesio hanno letto insieme e che stasera potrete vedere su la7d alle 21.10.

Frasi di ascelle famose e di ascelle comuni. Di ascelle giovani e vecchie, depilate e pelose, arrabbiate e divertite. Di ascelle straniere e italiane, innamorate e single, impegnate e cazzare, laureate, disoccupate, freelance e sportive. Diamo la parola a tutte le ascelle di queste mondo.

Disegni di Ilaria Urbinati

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I monologhi delle ascelle. Le ascelle e il sesso.

Non poteva mancare un monologo dedicato al sesso. Eccolo per intero, anche se interpretato da Enrica Tesio dal vivo è stato sicuramente molto più divertente. Ve lo potete rivedere in prima serata su la7d mercoledì 1° luglio.

Disegni di Ilaria Urbinati

Disegni di Ilaria Urbinati

Troppo facile cominciare con l’assunto capitolino “l’omo pe’ esse omo ha da puzzà!”, per quanto si possa essere d’accordo o no. Ma visto che persino la scienza sembra dargli ragione, forse vale la pena uscire dall’irretimento della rima “odore amore” e soffermarsi per un attimo sull’essenza del maschio alfa al quale ambiamo tutte, ma proprio tutte, anche se spesso ce lo nascondiamo.

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I monologhi delle ascelle. Le ascelle sono due. Quella di destra e quella di sinistra.

Ecco il terzo dei monologhi andati in scena a Milano il 10 giugno. Si tratta di un dialogo più che di un monologo. Le ascelle del resto sono due, quella di destra e quella di sinistra. Le due facce della stessa medaglia. Quella che “l’ascella è mia e me la gestisco io” e quella che invece “ordine e disciplina”. Fra stereotipi di un tempo e di oggi, le due ascelle discorrono di come sono cambiate le cose, di come non ci sia poi più così tanta differenza tra chi sta da una parte e chi dall’altra. Di come l’angelo e il diavolo si siano un po’ edulcorati e accanto agli amanti della versione “naturale” o “depilata” si sia aggiunto anche il terzo genere: l’hipster.

Disegni Ilaria Urbinati

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I monologhi delle ascelle. Ascelle nella storia. Dicotomia del pudore.

Il secondo dei miei monologhi pubblicato sulla 27esimaora accompagnato dai meravigliosi disegni di Ilaria Urbinati.

“La prima spudorata è stata lei, Eva. Cosa te ne fai di una foglia di fico lì se poi ti sbracci per cogliere una mela. Infatti, se ci pensate bene, la prima vera ascella esibita con l’intento di scandalizzare è stata la sua, rivelando in quel semplice gesto tutti i segreti della tattica femminile in fatto di conquista. Da una parte mi copro per non sembrare scostumata, dall’altra ti attiro con armi più subdole come i ferormoni che le mie ghiandole, d’accordo con il mio orologio biologico, secernono. Bene, da lì in poi la storia dell’appetibilità sessuale l’hanno scritta le ascelle e il controverso senso del pudore a esse collegato.”

Lo trovi per intero qui

Disegni Ilaria Urbinati

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